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Scrittori

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Mauro Raffini ha fotografato quaranta scrittori, quaranta volti in cui il suo occhio ha tentato di esplorare il segreto di un’anima.

Noi sappiamo che quei volti, catturati dallo scatto, furono diversi prima e subito dopo. Molti di essi sono scomparsi, ma non c’è differenza tra i vivi e i morti, perché sono entrambi congelati in un altrove. Quasi tutti i ritratti degli scrittori risalgono alla seconda metà degli anni Ottanta, un quarto di secolo fa: alcuni grandi, oggi già considerati dei classici, come Primo Levi, Lalla Romano, Natalia Ginzburg, Arbasino, Arpino, Soldati, Volponi, Fruttero e Lucentini, Rigoni Stern, altri meno, ma dietro tutti quei volti, quegli sguardi, c’è una storia, un minuscolo scrigno di gioie e sofferenze segrete.

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Massimo Romano

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Writers

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Mauro Raffini photographed forty writers. Forty faces in which Mauro’s eye has attempted to explore the secret of a soul.

We know that those faces, captured by the shooting, were different before and immediately after. Many of them are gone, but there is no difference between the living and the dead, because they are both frozen somewhere else. Almost all the writers portraits are from the second half of the eighties, a quarter of a century ago: some acclaimed, which are already considered classics, like Primo Levi, Lalla Romano, Natalia Ginzburg, Arbasino, Arpino, Soldati, Volponi, and Fruttero& Lucentini, Rigoni Stern, others less so, but behind all those faces, those glances, there's a story, a tiny treasures casket of secret joys and sorrows.

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Massimo Romano

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